È difficile determinare l’esatta temperatura di congelamento dell’olio d’oliva essendo estremamente variabile a seconda della varietà di olive utilizzate per produrlo e del loro livello di maturazione.
L’olio di oliva è composto da centinaia di sostanze chimiche, fra cui anche alcune cere presenti sull’epidermide per proteggere il frutto, la cui presenza e quantità variano ad ogni frangitura.
Per questa ragione l’olio di oliva genuino e non filtrato può solidificare e generare cristalli aghiformi se viene esposto a basse temperature durante l’inverno, per esempio durante il trasporto, in quanto i grassi a catena più lunga e le cere tendono a congelare.
Possono anche comparire velature o sedimentazioni bianche che il consumatore può erroneamente considerare indice di deterioramento o di riduzione della qualità tuttavia le basse temperature non nuocciono all’olio di oliva che tornerà al suo stato originale una volta riportato a temperatura ambiente.
Sarà sufficiente lasciarlo riposare un paio di giorni in cucina in modo da riscaldarlo delicatamente (non cercare di scongelarlo rapidamente con asciugacapelli, stufette, ecc…) e quindi scuoterlo con decisione per vederlo tornare il delizioso olio di oliva di sempre. Infatti alcune persone sono abituate a tenere l’olio in frigorifero, in realtà non il modo migliore per conservarlo.